Sono aperte le prenotazioni per il gran finale – forse – del Piccolo Festival Tirreno in programma sabato 13 aprile alle ore 21.30. Sarà in programma il suo meraviglioso film – “L’avamposto” – il sogno dell’uomo che voleva portare i Pink Floyd in Amazzonia – ospite il regista Edoardo Morabito.

Avviso ai soci. Aperte le prenotazioni al 339/3880312!

Ai primi 100 prenotati comunicheremo una notizia importante e sarà dato il privilegio di avere diritto ad una priorità inaspettata.

Sono aperte le prenotazioni per il gran finale – forse – del Piccolo Festival Tirreno in programma sabato 13 aprile alle ore 21.30.

Avremo l’onore di avere ospite in sala il fenomenale regista Edoardo Morabito.

Sarà in programma – al Piccolo Cineclub Tirreno di Follonica – il suo meraviglioso film – “L’avamposto” – in concorso all’ “Hot Docs Canadian International Documentary Festival”.

L’evento è in collaborazione con Clorofilla Film FestivalSimonetta Grechi.

Per info e prenotazioni tel: 339/3880312.

Il trailer del film: https://www.youtube.com/watch?v=xkHtHsXSOjQ&t=9s

“L’avamposto è il sogno dell’uomo che voleva portare i Pink Floyd in Amazzonia.

Narra la straordinaria vita e i desideri di Christopher Clarke, conosciuto come l’eco-guerriero “Fitzcarraldo” che ha dedicato la sua esistenza a preservare l’Amazzonia e a sensibilizzare il pubblico sul cambiamento climatico.”

Ecco le parole del regista Edoardo Morabito:

«Chris era il mio antidoto al disincanto. Sembrava uno di quei pochi eroi capaci di risalire la corrente, un visionario le cui istanze coincidevano con le urgenze del mondo in cui viviamo. L’ho seguito fino al suo Avamposto, dall’altra parte del pianeta, alle prese con l’organizzazione di un concerto dei Pink Floyd in uno degli ultimi angoli incontaminati rimasti sulla faccia della terra. Un proposito bizzarro, certo, ma d’altronde Chris è un eroe d’altri tempi, prigioniero di un presente carico di contraddizioni che questo viaggio mi ha aiutato ad esplorare. E forse abbiamo cavalcato per un attimo lo stesso sogno impossibile, osservando il disastro arrivare. Perché abbiamo preferito vedere il mondo così come non è, piuttosto che morire di tristezza».

Dopo la presentazione in anteprima alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia 2023 il film è stato presentato con successo al São Paulo International Film Festival e al Festival del Cinema di Rio, e ha vinto il premio come Miglior Documentario al Festival del Cinema italiano di Madrid.

Una storia incredibile, degna di Werner Herzog, e a suo modo Christopher era un Fitzcarraldo contemporaneo che andava raccontato. Lo ha fatto Edoardo Morabito, regista italiano che ha preso la sua cinepresa ed è volato in Brasile per conoscerlo e documentare questo sogno.

Il film esplora la crescente minaccia di incendi e cambiamenti climatici che mette in pericolo l’avamposto di Clarke. Di fronte a questa spettacolare distruzione, Clarke decide di utilizzare un evento altrettanto spettacolare per attirare l’attenzione mondiale e influenzare il governo brasiliano: organizzare un concerto dei Pink Floyd nella foresta amazzonica. “L’avamposto” di Edoardo Morabito narra la straordinaria vita e i desideri di Christopher Clarke, conosciuto come l’eco-guerriero “Fitzcarraldo” che ha dedicato la sua esistenza a preservare l’Amazzonia e a sensibilizzare il pubblico sul cambiamento climatico.

Il cuore del racconto si focalizza sul doppio sogno di Clarke: salvare la regione dello Xixuaù, nel cuore del Brasile, minacciata dai cambiamenti climatici, e immaginare un epico concerto dei Pink Floyd nella foresta amazzonica.

In un mondo in cui il cambiamento climatico avanza implacabile, “L’avamposto” ci invita a considerare se sia possibile salvare la foresta, nonostante le sfide poste dal modello capitalista che contribuisce alla sua distruzione.

Del resto nella mente di un sognatore tutto è possibile e forse ha ragione lui, in un mondo che corre a velocità folle verso l’apocalisse, essere un po’ folli è l’unico modo per opporre resistenza. Ma veramente possiamo salvare la foresta, noi, i figli del modello capitalista, lo stesso modello che la sta distruggendo?

Edoardo Morabito nel 2013, da regista, si è aggiudicato il premio per il Miglior documentario italiano al Torino Film Festival con I fantasmi di San Berillo. Come montatore ha lavorato, tra gli altri, a Belluscone. Una storia siciliana di Franco Maresco (2014), Premio speciale della giuria alla Mostra del Cinema di Venezia, sezione Orizzonti, e David di Donatello per il Miglior documentario; Liberami di Federica Di Giacomo (2016), Miglior film alla Mostra di Venezia, sezione Orizzonti. Sempre per Maresco ha montato Io sono Tony Scott (2010) e La mafia non è più quella di una volta (2019), Premio speciale della giuria alla Mostra di Venezia. Insegna all’Accademia di Belle Arti e al Centro Sperimentale di Cinematografia. L’avamposto è il suo secondo film da regista.

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