Venerdì 23 Maggio, in prima visione a Follonica, il capolavoro dell’ultima stagione cinematografica, “Still life”, vincitore del Premio Orizzonti per la regia al Festival di Venezia 2013

still-life-2013-uberto-pasolini-07Il film è stato definito dalla critica “un vero gioiello, un piccolo capolavoro, capace di commuovere con un sorriso”.

Regia di Uberto Pasolini; interpreti: Eddie Marsan (John May), Joanne Froggatt (Kelly Stoke), Karen Drury (Mary), Andrew Buchan (Mr. Pratchett), Neil D’Souza (Shakthi), Paul Anderson (senzatetto), Tim Potter (senzatetto), Ciaran McIntyre (Jumbo); durata: 87′.

Festival di Venezia 2013: Premio Orizzonti per la regia , Premio Pasinetti al miglior film, Premio CICAE – Cinema d’Arte e d’Essai. Reykjavík International Film Festival 2013: Miglior film

Still Life  è uno di quei piccoli film, inaspettati e caldi, capaci di volgerti in positiva una giornata senza troppe attese. La sua storia nasce da una figura realmente esistente, di cui il regista ha letto su un articolo di giornale: l’impiegato comunale addetto a rintracciare il parente più stretto delle persone morte in solitudine.

Applausi al regista: non ha fatto ricorso a un super cast, non usa effetti speciali e coralità di voci, ma con una piccola grande storia emoziona e fa vibrare corde così contemporanee. Visto il tema trattato, non dovete però pensare a un film triste. È un film che fa meditare sul nostro stile di vita e sulla solitudine. È un film che tocca il cuore.

Simona Santoni, Panorma.it

Still Life è un’opera compiuta e dolorosa, una grande prova di regia. (…) Il film è austero, minimale, pochissimo dialogato. Eddie Marsan, il protagonista, è straordinario. Lo stile è sorvegliatissimo: inizialmente gelido, avvolge pian piano lo spettatore in un’empatia che nel finale strappa un pianto caldo e liberatorio. Un film sulla morte, pieno di vita.

Alberto Crespi, L’Unità

Giocato sul filo di un fiato, accorto nei movimenti come fossero passi rubati, Pasolini fa di Still Life un inno all’esistenza degli ultimi, di quelli che – al contrario degli eroi o dei grandi personaggi – sono stati dimenticati ancor prima di morire. Una celebrazione lirica, una poesia alla vita qualunque essa sia. Perché ogni vita è unica e irripetibile, anche quando non c’è più alcun testimone. Un gioiello di film, capace di commuovere con un sorriso.

Roberta Ronconi, Liberazione

Still Life (da non confondere con l’omonimo film cinese del 2006) è un gioiello da guardare e conservare, un piccolo grande film che tratta, più che della morte, della vita e della percezione che se ne ha una volta che questa è inevitabilmente finita, e che ha meritatamente vinto il premio alla miglior regia nella sezione Orizzonti del 70° festival del cinema di Venezia.

Robin Whalley, Storiadeifilm.it

Ci sono film che hanno una grazia rara: ci fanno sentire meglio, migliori. E’ una grazia che Still Life di Uberto Pasolini possiede. Con la disarmante semplicità della messa in scena, l’ineffabile malinconia del sonoro, la sensibile performance attoriale, il film penetra la materia dura e ottusa dell’esistenza con una forza e un sentimento rari. Un’opera autentica, emozionante, profondamente conciliante, che vale tutte le sue lacrime.

Gianluca Arnone, Cinematografo.it

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