Venerdì 9 luglio gran finale di stagione con doppia proiezione ore 19.15 e ore 22 per l’ “EVENTO PIU’ PAZZO DEL CINEMINO” – Grandi ospiti in sala. Prenotazione obbligatoria. Per info e prenotazioni telefonare al 339/3880312. Proietteremo in prima visione a Follonica “Il Regno” la buffissima e surreale commedia che vede protagonisti Stefano Fresi, Max Tortora, Fotiní Peluso e Silvia D’Amico. Ospiti della serata il regista Francesco Fanuele, l’attrice Silvia d’Amico, l’attore Giacomo Bottoni e lo sceneggiatore Stefano di Santi.


Il Regno è una scoppiettante commedia di Francesco Fanuele, interpretata da Stefano Fresi, Max Tortora, Fotinì Peluso (Romanzo Famigliare) e Silvia D’Amico (Non essere cattivo). E’ stata selezionata per partecipare al Bif&est 2020, ed è prodotto da Fandango con RaiCinema. Per vedere il trailer del film clicca qui: https://youtu.be/hY-Kjw65wiI

La trama:
Roma. Giacomo (Stefano Fresi) viene invitato dall’avvocato (Max Tortora) a partecipare al funerale del padre da cui è stato abbandonato a 12 anni.
Arrivato sul posto, nascosto nella periferia romana, Giacomo rimane senza parole. Ad accoglierlo è infatti una carrozza trascinata da cavalli che lo conduce in un vero regno medievale.
Sconvolto nel vedere uomini, donne e bambini in abiti e case medievali, Giacomo scopre che qui le persone sono convinte di vivere davvero in quel periodo storico e che suo padre non era altro che il Re…

Rassegna stampa:
“Il cast è composto da un quartetto di attori in forma e più che nella parte. Max Tortora, nel suo habitat naturale, sfrutta tutta la sua esperienza nel rendere credibile e divertente il suo personaggio. Un uomo incastrato in un’epoca che non ama e disposto a tutto pur di lasciarla. Tortora e Fresi, costituiscono una coppia interessante. Romani ed espressivi, giocano con i loro personaggi come due amici di lunga data. Alla loro coppia sono affidate le scene comiche più divertenti e il risultato è più che valido.
Accanto a loro, le attrici Fotinì Peluso e Silvia D’Amico non sono da meno.
Nel particolare la Peluso, staccatasi brevemente dalla fiction in cui è stata vista più spesso (la vedremo nel nuovo film di Francesco Bruni), è a suo agio nel ruolo. Altera, fredda e medievale. La sua Lisa è una vera signora e i suoi atteggiamenti non lasciano trapelare alcun sentimento come, probabilmente, non richiesto allora dall’etichetta.””Era da tanto che non lavoravano più insieme Fresi e Tortora. Conosciutisi in teatro diversi anni fa, quando il primo ancora faceva soltanto il compositore, con questa nuova commedia riservata al mercato online, i due costruiscono insieme delle gag irresistibili. In questo caso un regista con il giusto copione tra le mani non ha che da metterli in scena senza troppi orpelli inventivi due attori così, e la comicità non tarda ad arrivare.””Il Regno è una commedia fresca e spensierata.
Interpretata da un cast in stato di grazia, capitanato da Stefano Fresi che ormai è una certezza della bella commedia italiana, trascina lo spettatore in un mondo medievale. Se all’inizio si è -come il protagonista- scettici rispetto alla situazione presentata, pian piano, col proseguire della narrazione, ci si immerge nelle situazioni vissute da Giacomo e nei momenti di ilarità, spontanei e ad effetto e che, recitati nella tipica parlata romana, coinvolgono lo spettatore.Il confronto tra mondo moderno e quello passato, tra fratello e sorella, permettono alla regia di rendere questo film un prodotto convincente e ammirabile.Il Regno è unico nel suo genere. Nuovo, diretto e allegro. Una piccola favola che insegna a diventare grandi, lasciare il passato alle spalle e seguire la propria strada senza lasciarsi condizionare.Con intelligenza e capacità, la regia scompare dentro la scena con i personaggi. Re, amanti, avvocati e sognatori. Il Regno contiene tanti materiali che insieme ottengono un prodotto di bel cinema e a cui si augura un grande successo.”

“Allora, la divertente ed intelligente commedia medievale di Fanuele, sotto l’ombra di una notevole scenografia di cappa e spada, si interroga sul senso di comunità e su quanto sia – ieri e oggi – ricca di contraddizioni: l’apertura da ostracizzare, il timore del forestiero, il peso del potere centralizzato. Ma c’è anche una bella e utopica idea di vera libertà. Il tempo che diventa dilatato e la riscoperta delle piccole cose, la bellezza della vicinanza e dell’unione che fa la forza. Ed è chiaro quanto Il Regno sia stato influenzato dalla grande tradizione italiana della commedia: pur con le dovute e rispettabili distanze, il lungometraggio del bravo Fanuele si rifà ai capolavori maccheronici di Age, Scarpelli e Monicelli. Nessuna esagerazione, ci mancherebbe, ma nello sconfinato panorama della commedia contemporanea italiana – che spesso e volentieri gira e rigira su se stessa – Il Regno spicca e si fa notare per essere qualcosa di fresco, bizzarro e innovativo. Insomma, lo spunto di un Re per caso, in un improbabile feudo sulla Salaria, di per sé funziona. Se poi si aggiunge una messa in scena attenta e una cast eccellente (e menzioniamo anche Silvia D’Amico, con un personaggio che ricorda il Truman di The Truman Show) allora il film diventa, addirittura, l’esempio perfetto per una nuova generazione di autori che sanno osare, sperimentare e capire il pubblico, offrendo loro, finalmente, qualcosa di nuovo.”

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