Venerdì 12 maggio, in anteprima a Follonica, proietteremo il film rivelazione di questa stagione cinematografica – “LIBERE, DISOBBEDIENTI, INNAMORATE” – un film battagliero e, al tempo stesso, capace di grazia e leggerezza.

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Film battagliero e, al tempo stesso, capace di grazia e leggerezza, “Libere, disobbedienti e innamorate” è sicuramente la grande rivelazione di questa stagione cinematografica. Un’opera prima che, sotto il segno del girl power, parla di amicizia e di indipendenza femminile, senza cadere negli stereotipi e nella retorica. Si ride, si sorride, ci si commuove, ci si indigna: insomma, l’esordio di Maysaloun Hamoud colpisce al cuore e allo stomaco, facendoti uscire dalla sala con la certezza di aver visto un film davvero importante.
Cosa fanno tre ragazze arabe a Tel Aviv? Fanno quello che farebbero tutte le ragazze del mondo: cercano di costruire il perimetro dentro cui affermare la propria identità. Amano, ridono, piangono, inseguono desideri, s’inciampano, si rialzano. Amano e ridono ancora, magari bevendo, fumando canne e ballando, in attesa dell’alba…

Premiato al TORONTO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL – SAN SEBASTAIN FILM FESTIVAL (Premio Giuria Giovani) – HAIFA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL (Miglior Opera prima)

CRITICA

“Se il luogo fosse in Italia o in Francia, la regista e gli interpreti italiani o francesi, il film sarebbe una piacevole commedia come tante. Ma ‘In Between’ (…) si svolge a Tel Aviv, nella comunità arabo israeliana, quasi ventimila persone su più di un milione di abitanti: ambiente borghese di origine palestinese e di religione musulmana (ma anche arabo cristiana e drusa), tra laicità e tradizione. Forse per molti di noi Islam vuole dire donne chiuse nella hiyab o sepolte nel burka, migranti da respingere, vittime di Boko Haram, muri per isolare la Palestina, e soprattutto terrorismo ovunque. Per questo, oltre che per la grazia della sue interpreti e la bellezza dei suoi giovani maschi (breve barba nera molto di moda anche da noi, occhi azzurri), questo film è molto interessante, rivelandoci un mondo sconosciuto, almeno a me ma credo anche a molti, che non è tanto diverso da quello di ‘Sex and the City’, ambientato a New York (…).” (Natalia Aspesi, ‘La Repubblica’, 27 marzo 2017)

“Di «Libere, disobbedienti, innamorate» (…) è stato detto che è il «Sex and the City arabo», ma la definizione è riduttiva e semplicistica, perché il film è molto di più. Non solo per il coraggio con cui è stato realizzato e per l’importanza del ritratto che offre. Ma anche per la capacità di mettere in scena tipi femminili diversi dai soliti modelli, caratteri potenti e facce indimenticabili. Come quella di Leila, incorniciata da una magnifica chioma Ieonina che, già da sola, è una dichiarazione di forza e di guerra. Il percorso è lungo, ma, diventando amiche, le tre protagoniste sono già a buon punto.” (Fulvia Caprara, ‘La Stampa’, 6 aprile 2017)

“La regista, conterranea e complice, vi si riflette e costruisce attraverso l’uso drammaturgico dei loro corpi una coraggiosa battaglia verso un’emancipazione vera, profonda e lontana dagli slogan. (…) Promossa come il ‘Sex & the City’ in salsa araba, l’opera prima di Maysaloun Hamoud si inserisce più nel filone che parte da ‘Sognando Beckham’ e arriva a ‘Mustang’, passando per i vari ‘La sposa turca’, ‘Caramel’ e simili, manifestando non solo originalità di scrittura, ma una notevole capacità di gestire gli spazi (Tel Aviv) e le ellissi temporali.” (Anna Maria Pasetti, ‘Il Fatto Quotidiano’, 6 aprile 2017)

“(…) è il complesso affresco di ciò che sta accadendo, secondo la regista trentacinquenne, in una porzione di Tel Aviv dove giovani israeliani e palestinesi si mescolano e interagiscono. La pellicola ha spopolato nei festival (Toronto, San Sebastian, Haifa) non dando mai giudizi netti e non dipingendo come macchiette gli antagonisti delle nostre amabili eroine. (…) Gran film e portentoso esordio da parte di Hamoud (…).” (Francesco Alò, ‘Il Messaggero’, 6 aprile 2017)

Il TRAILER DEL FILM

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