Venerdì 23 marzo alle 21.30 in programma la commedia noir Suburbicon (2017) – il sesto film diretto dall’attore George Clooney. Il film è stato presentato in concorso alla 74° edizione del Festival del Cinema di Venezia ed è tratto da una sceneggiatura scritta dai Fratelli Coen. I protagonisti sono Matt Damon e Juliane Moore

 

 

Venerdì 23 marzo alle 21.30 in programma la commedia noir Suburbicon (2017) – il sesto film diretto dall’attore George Clooney. Il film è stato presentato in concorso alla 74° edizione del Festival del Cinema di Venezia ed è tratto da una sceneggiatura scritta dai Fratelli Coen. I protagonisti sono Matt Damon, Juliane Moore e il dodicenne Noah Jupe, affiancati da Oscar Isaac, Glenn Flesher, Megan Ferguson, Jack Conley e Gary Basaraba.Anni 50. Nella tranquilla cittadina di Suburbicon, gli abitanti sono persone normali che rappresentano il lato migliore e peggiore della natura umana. Tra questi c’è la famiglia Lodge, apparentemente perfetta, che non esita a farsi prendere la mano dal ricatto, dalla vendetta e dal tradimento dopo aver subito un pericoloso attacco nella propria abitazione…

Il trailer del film:

“Pensate: se una Julianne Moore è ammaccata, la si sostuisce con la copia gemella. Facile, no? Quanto sono ariani questi americani, nei colori pastello della provincia dei fifties. Arriva una famiglia di colore e l’unica via cos’è? La xenofobia. Mentre tutta la città lincia i nuovi vicini neri, nel focolare di una bianchissima famiglia si svolge un delitto. Per nulla perfetto. Occhio non vede, perché guarda il capro espiatorio. La coreografia noir, cinica e assurda, è quella di un vecchio progetto dei Coen, una copia carbone di classe, che satireggia i modelli del cinema che fu e i piccoli miti da industria culturale, le case di bambola, i padri in versione deluxe. I Coen sono sempre uguali a se stessi. Ma a Clooney importa l’America xenofoba di Trump sia rimasta agli anni 50. È la storia a dire che non c’è lieto fine.”  Giulio Sangiorgio, FilmTv

“Prati curati, mogliettine sorridenti, maritini e padri modello con la camicia e la cravatta sempre impeccabili: benvenuti a Suburbicon dove i sogni dell’ America middle class sembrano diventati realtà: tutti sorridono, sono felici, si sentono protetti, perché come ammiccano i depliant dei venditori in stile Rockwell questo è un angolo di Paradiso. Tra i fortunati ci sono anche Gardner Lodge (Matt Damon), la moglie Rose che un incidente d’auto (guidava lui) ha lasciato paralitica e arrabbiata col mondo (specialmente col marito), il loro sveglio bimbetto Nicky, e la sorella gemella di Rose, Margaret – entrambe impersonate da una illuminata Julianne Moore versione biondo e bruno. […]” Cristina Piccino, Il Manifesto

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